Suor Concetta Giordano

Suor Concetta Giordano

Monaca Eremita dal 2016

Una laurea con lode in Architettura presso l’Università degli studi di Napoli mi ha portato a svolgere la professione di architetto per i due anni successivi. Nel 1998 ho iniziato il cammino di consacrazione nella Famiglia Francescana in Santa Maria Degli Angeli in Umbria, proseguendo poi la formazione ad Assisi e a Roma dove ho conseguito il baccalaureato in ‘Storia e Beni Culturali della Chiesa’ con il massimo dei voti. Sempre a Roma, ho seguito corsi di Archeologia Cristiana presso il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana e corsi di Arte Cristiana e liturgia presso il Pontificio Istituto Orientale. E poi il diploma e il Master in Pastoral Counseling presso l’Istituto Teologico San Tommaso di Messina. Il desiderio di diventare eremita è nato nel 2012 dopo la professione perpetua fatta presso l’istituto francescano. Sono stata influenzata dalle parole dell’evangelo di Giovanni che dice: “Dobbiamo compiere le opere di colui che mi ha mandato, prima che viene il buio quando nessuno può operare”. La vita eremitica è una vita di fedeltà, dentro una solitudine e dentro un silenzio ci sono tante parole che abitano il cuore. Una di queste è “Guida”, che è le parola di Dio. Prima di intraprendere la vita eremitica, essendo architetto, sono stata per 10 anni responsabile degli immobili per il mio istituto religioso. Svolgevo con responsabilità il mio servizio e sentivo in me sempre di più un forte desiderio di dedicare più tempo alla preghiera, allo studio biblico, dei padri della Chiesa, e al silenzio stando a contatto con la natura, in semplicità, “senza nulla di proprio”. Un giorno, durante il tempo della formazione in Spagna, mentre ero in visita all’ eremo alcantarino di El Palancar, nel cuore dell’ Estremadura, fondato da san Pietro di Alcantara, mistico spagnolo del XVI sec., fondatore degli alcantarini e confessore di Santa Teresa d’Avila, rimasi attratta dalla semplicità di quel luogo del silenzio e dall’architettura degli eremi alcantarini. Dopo un tempo di discernimento, con il consenso dei miei superiori, iniziai così la mia ricerca di un luogo del silenzio dove poter vivere la regola dell’eremo secondo la mia formazione francescana. La ricerca è stata pacata e lunga. Non sono mancati momenti di solitudine e di scoraggiamento fino ad approdare, dopo un tempo di vicissitudini e trasferimenti, nella diocesi di Lucca, accolta dall’arcivescovo S.E. mons. Paolo Giulietti il quale mi ha affidato il “luogo” dove poter dedicare il tempo alla preghiera, all’adorazione, al silenzio, all’accoglienza e all’arte sacra come eremita diocesana.