Viviana Maria Rispoli

Viviana Maria Rispoli

Non prende i voti, ma abbraccia la Professione Eremitica

Non esiste una regola comune fra tutti gli eremiti. Ognuno deve farsi la sua regola e viverla secondo il suo stato di vita. Gesù dice: “Perché non capite da voi stessi, quello che c’è da capire?” Da ragazza ho fatto la modella e successivamente trattavo di arte come agente, non ero mai stata praticante. A 20 anni mi sono ritrovata per caso in una chiesa e, improvvisamente, ho pensato: “ma come sto bene qua”. Eppure non ho colto subito questa “chiamata”, infatti ho continuato la mia vita sempre distante da Dio, poi verso i 30 anni ho cominciato a leggere il Vangelo e la parola di Gesù mi ha affascinata, catturata, ogni giorno sempre di più. Il giorno di Pasqua del ’93, ho avuto una grande esperienza mistica, ho sentito improvvisamente pervadere tutta me stessa da un amore profondo, universale; tutto ciò che prima davo per scontato, improvvisamente mi è apparso come un miracolo, la natura, l’uomo, il Creato. Dopo due anni di riflessione e con la benedizione del mio Padre Spirituale, non ho preso i voti, ma ho abbracciato la “professione” eremitica. Mi è stata assegnata un’abitazione modesta con chiesa annessa – la Chiesa di San Giorgio – entrambe lasciate all’incuria del tempo e da qui mi sono abbandonata per sempre all’amore di Gesù. Seguire Gesù non significa avere una vita tutta rosa e fiori, anzi. Ma anche attraverso infinite sofferenze bisogna comunque mantenere la Fede. Lo stesso San Paolo, inizialmente il più grande persecutore di Gesù, prima di morire arriva a dire: “Ho terminato la mia corsa, ho mantenuto la fede”. Dobbiamo fidarci di Gesù, continuare a seguirlo, seguire la sua Parola, e non smettere mai di rimanere in “ascolto”, in modo da riconoscere i “segni” che Lui ci manda. Vivo di provvidenza e oggi sono fondatrice e promotrice di un progetto ecclesiale ‘Eremiti con San Francesco’ che ha finalità di riaprire le chiese chiuse e aiutare le persone in difficoltà.